Souvenir del 2016

Il 2016 è stato un anno di visitatori crescenti e molto televisivo per il Museo della Bora.
Televisivo, fin dai primi giorni di gennaio, quando l’eolico museo è stato ospite negli studi di TV2000 per la puntata della trasmissione pomeridiana “Siamo noi” dedicata ai Piccoli Musei dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Musei http://www.tv2000.it/siamonoi/video/i-piccoli-musei-ditalia/
Solo qualche settimana dopo, il Museo della Bora è stato protagonista di un collegamento in diretta al mattino dal Molo Audace per la trasmissione “Bel tempo si spera”, sempre sullo stesso canale satellitare https://www.youtube.com/watch?v=_G1wpfKbauc
Tra le attività clou dell’anno va innanzitutto ricordata la mostra “Mediterranean sonata” organizzata a spese dell’Associazione negli spazi di Palazzo Costanzi dal 25 marzo al 25 aprile. Il protagonista della rassegna espositiva, organizzata in collaborazione con la Galleria Operativa Arte Contemporanea di Roma, è stato Matteo Nasini (www.matteonasini.com) artista romano che vanta importanti esperienze artistiche in Italia e all’estero e che è già stato ospite a Trieste sia alla manifestazione “Girandolart” che alla mostra LaBORAtorio, organizzate entrambe dall’Associazione Museo della Bora.
La mostra ha preso il nome dall’omonima installazione, una sonorizzazione dell’ambiente a partire dallo studio delle mappe del Mediterraneo, nata identificando, lungo le coste di questo mare, le note alla base della composizione. L’installazione era composta di 10 stampe e di un file sonoro, diffuso a ciclo continuo nello spazio della Sala Veruda.
In esposizione anche un colorato organo del vento, “Resort Mirage”, nonché il “Centocordo”, una grande arpa eolica che ha suonato qualche anno fa sul Lungomare di Bari. A completare l’originale esposizione “The Sudden Gust” (la raffica improvvisa), un’opera d’arte sotto forma di disco in vinile dai suoni eolici e “Abiad” un risonatore eolico in ceramica, un altro strumento capace di creare suoni affascinanti con il vento. Nei prossimi giorni sono previsti un incontro con l’artista e altri incontri sul tema del vento. Una mostra molto di nicchia, non di grandi numeri, ma che ha trovato grande curiosità da parte dei visitatori triestini. Tra i visitatori anche Hugues de Varine, già presidente dell’ICOM, il papà degli ecomusei.
Il secondo momento clou è rappresentato dalla seconda edizione di BoraMata, che ha trovato nuovamente il gradimento di molti triestini e turisti.
Con l’organizzazione e la realizzazione della Prandicom e su ideazione di Rino Lombardi – curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – la manifestazione si è svoltatra il 2 e il 5 giugno. Per quattro giorni il cuore della manifestazione è stata la rinnovata piazza Ponterosso, uno dei luoghi della bora triestina che negli anni ospitava le corde e oggi ospita perfino una fontana “antibora”, recentemente restaurata.
Nella piazza è stata allestita una grande struttura ottogonale con uno spazio dedicato al Museo della Bora, che ha custodito video e curiosità dal mondo del vento. Allestito anche quest’anno anche l’angolo animato da un grande ventilatore per fotografarsi immersi nella bora e ritrovare poi il proprio scatto nella Gallery di BoraMata.
Presenti due grandi artisti del vento: il ritorno di Edoardo Borghetti, detto Edofly, aquilonista noto a livello internazionale, con le sue enormi “Bol”. È arrivato, invece, per la prima volta dalla Bretagna l’artista francese Alain Micquiaux che ha portato tra Piazza Ponterosso e Piazza Unità, arredi eolici di grande impatto visivo “i cocquelicot” (grandi papaveri) e altre installazioni verticali a sorpresa. Non è mancato anche quest’anno il Giardino di Girandole: un centinaio di girandole rosse per un colpo d’occhio unico che domenica 5 giugno alle 18.00 verranno “battute” ad offerta libera: il ricavato andrà quest’anno alla Associazione De Banfield.
Tra gli incontri anche un ‘interessante conversazione tra Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua.
Nell’edizione 2016 era presente anche un’altra, grande tipicità triestina: il prosciutto cotto, unico come la bora. Celebrato con “Cotto per la bora”, un’iniziativa a cura della FIPE dedicata a questa specialità originale e irripetibile del territorio.
De segnalare che per l’occasione Promotrieste, ha pubblicato il depliant dei “Luoghi della bora”, questa volta in italiano e in inglese. Un sentito grazie a Maja de Simoni.
Rino Lombardi, presidente dell’Associazione, ha parlato del Museo della Bora a Roma, in occasione di Rom’Arché importante evento dedicato ai musei, svoltosi alle Terme di Diocleziano nel mese di giugno. Un sentito ringraziamento alla dottoressa Chiara Cecalupo, visitatrice e sostenitrice appassionata del nostro museo al punto di elaborare i documenti che hanno consentito la partecipazione del museo all’evento romano; Chiara Cecalupo è stata co-relatrice al convegno.
Il Museo della Bora è stato oggetto degli esercizi creativi degli allievi della professoressa Paola Fortuna, insegnante di grafica allo IUAV di Venezia, che dopo una coinvolgente visita al Magazzino dei Venti hanno prodotto splendidi e originali bozzetti dedicati al museo.
Ma la bora è stata protagonista anche delle esercitazioni dei partecipanti al Master dei Musei del Sole 24 Ore a Milano, nel dicembre 2016, con docente il professor Giuliano Gaia.
Rino Lombardi ha presentato le attività dell’associazione anche a Calimera (Lecce) in occasione del convegno annuale dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Musei.
Alla Barcolana, il terzo più importante momento dell’anno: lo stand delle Assicurazioni Generali, main sponsor della regata più affollata del Mediterraneo, è stato dedicato proprio al Museo della Bora. Lo spazio, progettato da Davide Bevilacqua-Mumble Design, presentava il “museo in piccolo” in modo colorato e vivace; grande successo per gli aquiloni, andati a ruba! Allo stand erano affiancate le esibizioni di Edy Angelino, celebre aquilonista del gruppo Free Vola di Biella.
Non sono mancate logicamente le visite al Magazzino dei Venti, giunte ormai a quota 400 persone nell’anno, le lezioni all’Università delle Liber’età Auser. Molto partecipato l’incontro alla Scuola elementare Campi Elisi, dove il Museo della Bora ha raccontato il vento partendo dai mulini di Don Chisciotte.
Tra gli articoli più belli usciti durante l’anno:
• Erodoto108

• Giannella Channel

A Trieste, un museo che è nell’aria

• Artribune

Piccoli Musei. Museo della Bora

Gran finale televisivo:
• con Edoardo Camurri, a Provincia Capitale, nella puntata dedicata a Trieste, registrata nel 2016, in onda nel 2017
http://www.raiplay.it/video/2016/12/Provincia-capitale-Trieste-da734c2b-b3f4-4d0a-90d0-914fdb5f3633.html
• Sulla TV nazionale giapponese, canale NHK, registrato nel 2016, in onda nel 2017
http://www6.nhk.or.jp/sekaimachi/archives/arukikata.html?fid=170207

Provincia Capitale dedicata a Trieste, con il Museo della Bora alla fine del programma…