Progetto 120: i venti arrivano spediti

Questa bizzarra mostra, inaugurata in tempo di Barcolana, vuole essere propedeutica all’esposizione degli straordinari lavori dedicati al Museo della Bora dagli studenti dello IUAV di Venezia.

Un grande omaggio al vento e alla creatività.

L’idea alla base del progetto Centoventi è un gemellaggio tra la bora e tutti i venti del mondo. Volevamo raccoglierne 120… un numero che ricorda una caratteristica velocità dell’amato/odiato vento triestino. Tutto iniziò in occasione dell’omonima mostra organizzata al Padiglione ARAC del Giardino Pubblico nell’estate del 2000. In quell’occasione i venti esposti erano appena sei. Vicino alla “Bora in Scatola” c’erano il Ponentino romano, il Libeccio e lo Scirocco da Viareggio, la Tramontana di Cupramontana (Marche) e dall’estero un Mistral di Aix-en- Provence e un cartoccio con un vento di Dublino.

Qualche giorno più tardi, ormai a mostra finita, dalla Francia, arrivò uno starnuto… in una scatola di fiammiferi! È un pezzo unico del quale andiamo orgogliosi. L’autore è Olivier Douzou, un importante illustratore francese che all’epoca aveva appena realizzato un libro geniale dedicato a una fantasiosa “Repubblica dei venti” dove gli abitanti hanno la forma della manica a vento.

Oggi questo “Archivio dei venti del mondo” ha abbondantemente superato i 200 reperti. E continua a crescere. In occasione della 49^ edizione della Barcolana, grazie alla complicità delle Poste Italiane, abbiamo pensato di portare in vacanza nel palazzo della posta centrale di Trieste alcuni di quei venti: quelli arrivati per posta.

Viviamo nell’era del digitale, del virtuale. Ma è sempre emozionante ricevere un pacco postale.

È sempre divertente ricevere un nuovo alito di vento!