Un pezzo del Museo della Bora in mostra all’ITIS 

Obiettivo: raccogliere testimonianze e memorie sull’amato-odiato vento di est-nord-est

“Corde e ricordi” è il titolo della mostra attualmente in corso nella sala delle statue e in altri spazi dell’ITIS che è nata dalla collaborazione della storica istituzione triestina con l’Associazione culturale Museo della Bora.

L’esposizione è composta da due anime, la prima è “Racconto di un clima passato” una mostra fotografica che è dedicata agli scatti del professor Silvio Polli (1904-1990) che ritraggono la città di Trieste colpita da un “freddo polare” negli anni ’52 e ’54 del secolo scorso, con i moli, le fontane, le vedute ghiacciate di una Trieste che non c’è più. Si tratta della seconda tappa (la prima è stata alla Biblioteca di Villa Dora a San Giorgio di Nogaro) di questa mostra nata per il progetto “Cambiaventi-L’emergenza climatica e noi” curato dall’Associazione Museo della Bora e dedicato a un tema quanto mai attuale quale il climate change.

La seconda anima della mostra è invece stata pensata appositamente per l’ITIS come giacimento di memorie della Bora e del clima di una volta.

Si tratta infatti di una mostra interattiva aperta alla partecipazione degli ospiti e dei lavoratori della residenza per anziani, che potranno scrivere i propri pensieri, i propri ricordi, le proprie risposte su speciali pannelli con le domande più diverse (“Cosa ti è volato via con la Bora? Una volta la Bora soffiava più forte? Qual è il punto più ventoso della città?). 

Il nostro museo in progress cresce un po’ alla volta anche così, coinvolgendo il territorio come un vero museo partecipato. L’obiettivo della mostra è dunque la raccolta di nuove testimonianze e memorie sulla Bora per arricchire il nostro archivio, per produrre nuovi contenuti multimediali, ma anche per riflettere sul tema del climate change. Ringraziamo l’ITIS per avere accolto subito la nostra idea e il nostro desiderio di coinvolgere nelle nostre ricerche le preziose testimonianze della popolazione anziana.