Un ricordo di Guido Ruzzier
Dal 1999 sono stati tanti gli incontri preziosi per il nostro progetto museale.
Il primo è stato sicuramente l’incontro, postumo, con il professor Polli (1904-1990), il più celebre studioso della Bora. Attraverso il figlio, Elio Polli, abbiamo ricevuto tante testimonianze scientifiche, libri, giornali, articoli, perfino preziosi anemometri d’altri tempi conservati dal suo straordinario padre.
Ma subito dopo è d’obbligo citare Guido Ruzzier, scomparso recentemente. Non glielo abbiamo mai detto ma è stato un autentico filantropo eolico. Siamo sicuri che questa definizione sarebbe piaciuta a lui che amava il mondo delle parole e dei giochi. Non a caso ci mise in contatto con l’Accademia del gioco dimenticato e Giorgio Reali, che ne era l’anima. Senza dimenticare le mail che girava a noi e a Stefano Bartezzaghi per “Lessico e nuvole” citando spesso pure noi.
Quante donazioni ci ha elargito generosamente, lui, nato a Trieste da genitori piranesi, curioso, giocoso e generoso (l’enfasi sulla generosità è voluta perché gli istriani sono ritenuti scherzosamente sparagnini), dal mulino delle saline di Sicciole a una collezione di cartoline di mulini olandesi.
Quante segnalazioni ci ha inviato dalla sua casa milanese di via Tolstoj, dal libro del Maestro Bora alle girandole nei quadri di Bruegel e Bosch, dalla pazzia di Cesare Ripa a tante altre.
Anche l’immagine di questo post. Arriva dalla Bretagna (e da lui!).
Ecco. È tanta la nostra gratitudine per Guido Ruzzier, vissuto a Milano, ma con tanta Trieste nel cuore. Trieste nei suoi ricordi.
Nei nostri ricordi lui ha uno spazio speciale. Ora vi invitiamo a conoscerlo, indirettamente, attraverso i libri della sua biblioteca, dove siamo felici che ci siano anche i nostri.
In una delle sue ultime mail, infatti, ci scriveva così
“A Udine la Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” ospita – e ha appena finito di catalogarla – la mia bibliotechina di cose triestine e del circondario (Austria, Lombardo Veneto, Tre Venezie, Istria, Adriatico e assimilabili). Se han contato giusto, sono 578 titoli. L’hanno chiamata “Biblioteca Ruzzier” perché gliel’ho regalata. C’è dentro di tutto, anche il mio primo libro di storia di Trieste, comperato a rate con parte del mio primo stipendio da Borsatti, e qualche prezioso gioiellino. Se sei curioso: https://www.sbnfvg.it/ricerca/per-liste?q=ruzzier&id_lst=CH
clicca su -> Biblioteca Ruzzier”
Grazie “CaroGuRu”!