A caccia di memorie di bora e di vento sul clima che cambia

C’era chi metteva i sacchi di cemento nel cofano della Fiat 850 perché altrimenti volava via, c’era chi si divertiva a usare una sedia come slitta nelle discese gelate, c’era chi usava giornali e cartoni e li metteva sotto il cappotto per ripararsi dal freddo e c’erano i tubi di casa che ghiacciavano…

Sono solo alcuni dei ricordi affiorati con l’iniziativa “Che vento faceva-Memorie del clima”. Ma c’è ancora posto per raccogliere ulteriori memorie, rispondendo anche solo a una di queste domande: “Avete ricordi speciali legati alla bora?” oppure “Com’è cambiato il clima di Trieste secondo voi?” o ancora “Non c’è più la bora di una volta?”

Il progetto a cura dell’Associazione Culturale Museo della Bora volge al termine ma è ancora possibile parteciparvi inviando una breve testimonianza in un video della durata massima di 3 minuti all’indirizzo museobora@gmail.com (ci si può anche filmare anche con il telefonino!) 

Online all’indirizzo https://museobora.org/che-vento-faceva.php sono già disponibili alcune “memorie lontane”,  tre documenti filmati dedicati a un’antica testa di vento (1° sec. a.C.) rinvenuta ad Aquileia, alla battaglia della Bora (nei pressi del Vipacco, 394 d.C.) e alla bitta dei venti sul Molo Audace di Trieste. 

Queste videopillole storico-climatiche contengono le interviste a importanti rappresentanti della cultura e della scienza della nostra regione: Paola Del Negro (Direttrice generale Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS), Marta Novello (Direttrice Museo Archeologico Nazionale di Aquileia), Renato R. Colucci (Presidente Società Meteorologica Alpino-Adriatica e ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR), Marzia Vidulli Torlo (Conservatore Museo d’Antichità “Winckelmann” Trieste), Fabio Raicich (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze Marine), Francesca Pitacco (Presidente Associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia) e Lorenzo Peter Castelletto Comunicatore scientifico Area Marina Protetta di Miramare (WWF).

Il progetto dei documentari, diretti da Giulio C.Ladini, è nato grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Alpe Adria Cinema-Trieste Film Festival.

Nelle prossime settimane saranno messe online anche le “memorie vicine” raccolte coinvolgendo l’ITIS e l’Università della Terza Età “Danilo Dobrina”, nonché i video che perverranno dopo questo invito.

“Che vento faceva-Memorie del clima” è un’iniziativa realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e al sostegno della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali.