Second wind. Il vento da vedere

Ormai è una piacevole abitudine accogliere troupe che fanno tappa al Magazzino dei Venti. Ora lasciamo stare le decine e decine di produttori di servizi televisivi, concentriamoci sui documentari.

Il primo fu quello del regista tedesco Lutz Gregor, nel 2007: un film di 23 minuti per la serie “Menschen im Wind” (Genti nel vento) andato in onda su Arte.

Qualche settimana fa è stata la volta della troupe passata da Trieste per la trasmissione Geo di Rai Tre. Lo vedremo prossimamente in TV.

Quest’inverno, tra Senj (Croazia) e Trieste, il regista austriaco Bernhard Pötscher sta producendo un documentario sulla bora in queste terre accomunate da questo vento unico e impetuoso. Mentre a Trieste la bora soffiava a 110 km/h, a Segna soffiava a 170… Siamo molto curiosi di vedere questo lungometraggio eolico.

Oggi ci soffermiamo su un documentario girato ormai due anni fa da Fabio Mina, musicista e Luca Mina, filmmaker. Si intitola Second wind e porta con sé anche un disco “High winds may exist” ispirato proprio dal vento.

E’ un film bello e prezioso, molto ben confezionato, molto suggestivo e poetico nelle immagini, in bianco e nero, e anche molto intrigante dal punto di vista sonoro, perché realizzato utilizzando speciali microfoni che ci hanno fatto scoprire i suoni sorprendenti delle piccole cose.

Fabio e Luca hanno fatto un viaggio nell’Italia del vento, passando dalla Sardegna, dall’Abruzzo, dalla loro Rimini, da Genova e anche da Trieste.

La loro giornata di shooting in piena bora è stata emozionante, siamo stati felici di accompagnarli in luoghi dove la bora soffia davvero forte. Dalla Sacchetta a Monte Radio, dal Molo Audace a Largo Pestalozzi.

Adesso siamo felici di condividerlo con voi su questo sito. Speriamo di proiettarlo presto anche a Trieste. Magari accompagnato dal concerto di Fabio Mina, strumentista poliedrico che ha trasformato il vento in musica e la musica in vento.

 

 

Un bell’articolo dedicato all’eolico disco di Fabio Mina